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Scopriamo Alberto Favaro, il vincitore del contest di dicembre 2023

Oggi vi presentiamo il primo autore esterno, vincitore del contest di dicembre 2023, a cui abbiamo rivolto alcune domande su di sé e sulla storia che l’ha portato da noi. Alberto sarà con noi, salvo imprevisti, fino a gennaio 2026.

Osservando i passanti

Questo è il titolo della storia con cui ha sbaragliato la concorrenza, una storia che parla di punti di vista e posizioni. Insomma, una storia che, al momento, troverete su maglie, magliette e felpe. Trovate tutti i prodotti collegati a questo link. Volete partecipare anche voi al contest? Leggete il regolamento nella pagina apposita e partecipate. E vi ricordiamo che sulla pagina Facebook è in pieno svolgimento il contest di gennaio 2024!

Ma ora bando alle ciance e scopriamo il nostro autore.

  1. Chi è Alberto Favaro e per quale motivo hai partecipato al contest?

Un impiegato in campo informatico con ancora troppi anni di lavoro davanti. Anni che cerca di riempire scrivendo, leggendo, recitando, traducendo e andando al cinema o a teatro. Facendo, insomma, qualsiasi cosa per ravvivare una vena pseudo artistica rimasta sopita per troppo tempo. Partecipo il più spesso possibile a contest gratuiti sia per leggere le opere altrui sia per avere, come in questo caso, un minimo di soddisfazione.

  1. Scrivi abitualmente o sei un creatore occasionale di storie?

Da qualche anno cerco di scrivere con costanza (solo racconti brevi) anche se non sempre ci riesco.

  1. Il tuo personaggio ha colpito i votanti, ci puoi dire qualcosa di più su di lui?

Carter è un personaggio su cui ho scritto qualche breve racconto. Mi è venuta l’ispirazione traducendo una serie di libri dove il protagonista era un infallibile agente segreto. Mentre li traducevo mi è venuto in mente l’ispettore Drebin di “Una pallottola spuntata” e ho scritto qualche piccola storia.

  1. Il nostro motto è “Fatti ridere in faccia”. A te piace far ridere?

Non sono un comico né un cabarettista. Anzi, nella vita, sono piuttosto serio. Sono, però, anche molto ironico e autoironico e, talvolta, scrivo su Facebook qualche racconto/commento che sembra divertire.

  1. Secondo te è facile fare ridere, e quale pensi sia il modo migliore?

No. Non è facile far ridere specie se si vuole non cadere nella volgarità o in battute di basso profilo. Non c’è un modo migliore, ma, secondo me, è importante saper cogliere e mettere in risalto con la dovuta ironia i lati più comici della nostra vita e della nostra società.

  1. Hai mai pubblicato qualcosa che vada oltre una storia brevissima? E come è andata?

No. O meglio ho raccolto qualche racconto breve che ho pubblicato per un breve periodo su Amazon. Poi l’ho ritirato visti sia gli scarsi risultati sia per il fatto che ero consapevole che il prodotto avrebbe avuto bisogno di essere curato meglio.

  1. Da autore, sicuramente, hai anche la passione per la lettura: a parte le storie ironiche, hai altre preferenze di genere?

In realtà non ho preferenze particolari. Leggo di tutto. Soprattutto racconti. Il genere non ha molta importanza: horror, gialli, storie brillanti, storie tragiche. L’importante è che siano scritte bene e sappiano stupirmi.

  1. Dylan Dog, un personaggio della scuderia Bonelli, si proteggeva dagli orrori quotidiani con l’ironia e l’autoironia. Pensi che sia possibile nella vita reale?

Certo. Altrimenti non sarei ancora qui.

  1. Domanda a trabocchetto: perché bisogna amare i lunedì?

Perché ti ricordano che, nella vita, ci sono dei doveri, ma anche che si sta facendo un primo passo verso le vacanze successive.

  1. Fatti una domanda e dacci una risposta.

DOMANDA: Se non ti facesse ingrassare e ti sballasse tutti i valori sanguigni cosa mangeresti sempre?

RISPOSTA: La pizza!

Ringraziamo Alberto quindi, per le sue risposte che confermano quanto sia in linea con il nostro modo di vedere il divertimento e la lettura. E, perché no, anche la scrittura. Trovate Alberto sui social:

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